Ritardi di linguaggio e disturbi di linguaggio

Cosa si intende per ritardo di linguaggio

Molti genitori giungono ad un consulto logopedico quando il proprio bambino inizia la scuola dell’infanzia, perche’ il bimbo ancora non parla nonostante la comprensione del linguaggio verbale sia ottimale.

In questi casi potremmo essere in presenza di un late talker, ovvero di un parlatore tardivo.

Gli indicatori che definiscono un parlatore tardivo sono:

  • un vocabolario espressivo  ridotto (n° di parole prodotte) rispetto all’eta’
  • una mancata esplosione del vocabolario espressivo verso i 18-24 mesi
  • una crescita lenta del vocabolario espressivo: meno di 40 parole nuove al mese
  • un vocabolario composto da pochi nomi e predicati rispetto all’età
  • frasi comprensibili composti da una sola parola
  • comprensione verbale in ritardo di 6 mesi rispetto all’età
  • ridotto inventario dei suoni prodotti
  • intelliggibilità dell’eloquio inferiore al 50% delle frasi prodotte

I parlatori tardivi sono in genere bambini con adeguate abilità comunicative, in grado cioè di frasi ben capire nei loro desideri attraverso altre modalità, quali quella gestuale, nonostante l’assenza o la carenza di linguaggio verbale.

Cosa può fare il trattamento logopedico per i disturbi del linguaggio

Il logopedista agira’ eseguendo inizialmente un’adeguata valutazione dei tutte le aree linguistiche e delle funzioni correlate al linguaggio al fine di definire il profilo linguistico del bambino.

Nonostante infatti i disturbi specifici di linguaggio presentino caratteristiche simili, esiste estrema variabilità nelle aree di forza e di debolezza di ciascun bambino; la loro definizione risulta fondamentale per poter redigere un piano di trattamento personalizzato e specifico per le esigenze del piccolo paziente e della sua famiglia.

Il trattamento può essere avviato dai 4 anni; tuttavia in caso di notevole difficoltà di evoluzione del linguaggio gia’ in epoca pregressa (linguaggio scarsamente comprensibile, con importante discrepanza tra le abilità del proprio bimbo e quelle osservate nei coetanei) è consigliabile consultare uno specialista già verso i 3 anni.